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Quanto più il progresso ci fa avvertire vicino il resto del mondo, tanto più sentiamo il bisogno di ritrovare le nostre radici rifugiandoci in una ritualità rassicurante che viene dal passato... Il “CARNEVALE ROMANO” del XVIII° e del XIX° secolo era un’ avvenimento europeo di gran richiamo, reso celebre in tutto il mondo dalle opere di tanti pittori, scrittori e musicisti. Nell’ultimo secolo è andata a perdersi l’attrattiva capitolina di questa festa, proprio mentre altre località italiane riuscivano a rafforzare la propria immagine e l’offerta culturale e turistica con Carnevali fortemente caratterizzati e riconosciuti anche all’estero (Venezia, Viareggio, Ivrea, Oristano, Cento, Sciacca, etc.).Fin dalla nascita, nel 2003, il "GRAN CARNEVALE ROMANO” ha inteso ridare ai romani una tradizione perduta, quella stessa che un tempo li spingeva, senza nessuna distinzione di condizione sociale, a riversarsi per strada in una chiassosa baraonda, interpretando per un giorno un altro da sé in un temporaneo "mondo alla rovescia". Il "popolo romano" nella accezione più ampia e nobile del termine, una volta abitante al centro, oggi lo si ritrova nelle periferie.
Per questo il “Gran CARNEVALE ROMANO” si svolge in una popolosa area già spontaneamente attiva nei festeggiamenti carnascialeschi: il V Municipio, proprio dove il territorio di quest’ultimo si incunea nel centro della Città, Via Tiburtina, nel tratto compreso tra Portonaccio e Casal Bruciato (di fronte ai gloriosi stabilimenti cinematografici ex De Paolis, oggi STUDIOS). A suggellare nel miglior modo possibile questa rinascita è stata una Madrina d’eccezione … la più romana fra le attrici di maggior successo, una delle donne più belle ed ammirate dei nostri tempi, SABRINA FERILLI, che ha contribuito ad aprire al favore della cittadinanza la manifestazione, partita con ben 20.000 persone nella prima edizione e cresciuta fin a raggiungere le oltre 75.000 presenze nelle edizioni successive. Nel 2006 nasce una nuova maschera romana TIBURTELLO (maschera ufficiale del Gran Carnevale Romano), erede di Meo Patacca e di Rugantino, e a seguire LA BELLA ROMANINA (Reginetta del Carnevale). La SFILATA, piatto forte della manifestazione, si estende su un percorso di 1,5 km, ed è composta da un "CORTEO STORICO" preceduto da uno spettacolo con le antiche e nuove Maschere Romane: TIBURTELLO, LA BELLA ROMANINA, il famoso GENERALE MANNAGGIA LA ROCCA con il suo esercito, RUGANTINO ed il bullo MEO PATACCA, la bella NINA, le veggenti ZINGARE, i PULCINELLI ROMANI, il burattinaio GAETANACCIO, il Dott. GAMBALUNGA, la PIERROTTINA e i nobili CASSANDRA, CASSANDRINO e Don PASQUALE; e poi da numerosi "GRUPPI MASCHERATI"di varie realtà territoriali provenienti da ogni angolo della città e della sua Provincia e "CARRI ALLEGORICI"; il tutto si muove su di un virtuale palcoscenico di 30.000 mq. su cui è possibile essere, nel contempo, attori e spettatori. Una peculiarità di questo carnevale è l'utilizzo di materiali poveri e di riciclo, trasformati con grande fantasia in strutture colorate che trasmettono spesso messaggi di grande attualità.